Memorial "Luca COSCIONI"

TROFEO "CITTA’ DI ORVIETO”

Orvieto Stadio Comunale “L. Muzi” 17 Giugno 2018
Organizzazione Ass. Atletica Libertas Orvieto

 

Le corse del meeting si aprono con i 400 ostacoli femminili e maschili, suddivise in serie in base alle prestazioni degli atleti. Nelle serie femminili, al termine delle due serie prevale Valentina Cavallero, che con 57"61 ottiene il suo record personale, regolando altre tre atlete sotto i 60". Non è l’unica a migliorarsi, perché dietro si fa largo anche Caren Agreiter (Ssv Bruneck Brunico Volksbank) con 58"39, quindi le ventenni Eleonora Marchiando (Atl. Sandro Calvesi) in 58"73 e Anna Gresta (Atl. Roma Acquacetosa) in 58"80. A vincere la prima serie è invece la russa Olga Plachina (Studentesca Rieti Milardi) con il modesto tempo di 1'01"76 .


Valentina Cavallero in testa nella serie forte dei 400 hs femminili

Veroli vincitore della seconda serie dei 400 ostacoli maschili

Nelle serie maschili, si rivede una discreta prestazione di Veroli nella seconda serie, che vince in 52"04, mentre nella terza serie l'esperto Aramis Diaz parte a razzo nonostante i suoi 44 anni ed accumula un discreto vantaggio fino ai 300 metri: poco prima dell'imbocco del rettifilo finale però lamenta un problema fisico e prosegue senza curvare, abbandonando la gara. Vince al suo posto Ercolani con un modesto 52"90.


Aramis Diaz passa al primo posto ai 250 m nei 400 ostacoli: si fermerà per infortunio

Capotosti e Gerber si affrontano nella serie forte dei 400 ostacoli

La quarta serie vede i più forti confrontarsi tra di loro, ed ingaggiare una buona gara, che fin dall'inizio vede gli ex campioni italiani Haliti e Capotosti competere con la promessa italiana Sibilio ed il giovane guatemalteco Blanco Gerber. Capotosti e Gerber ingaggiano una lotta all'ultimo sangue per il primo posto, mentre in retrovia Haliti e Sibilio si battono per salire sul podio per il terzo posto. All'imbocco dell'ultima curva Capotosti è in leggero vantaggio, ma con una corsa veloce e composta negli ultimi 100 metri Gerber si porta in vantaggio resistendo al tentativo finale di recupero di Capotosti. Vince Gerber in 50"51, con l'italiano a 50"91. Per il terzo posto, la spunta Sibilio su Haliti in 51"64 per soli due centesimi.


Capotosti e Gerber allo spasimo nello sprint finale dei 400 ostacoli

Podio dei 400 ostacoli maschili: da sin. Capostosti, Gerber, Sibilio

Nella pedana di salto triplo si verificano molti salti nulli da parte di quasi tutti i concorrenti, a testimonianza di una difficile pedana: anche l'esperto Fabrizio Sghembri, già campione nazionale, incappa addirittura in quattro nulli e non riesce a fare più di 16,14. Meglio di lui Edoardo Accetta (N. Atl. Fanfulla Lodigiana) che azzecca al primo salto di finale (quarto della sua serie) un 16,28 di discreta fattura. Terzo è Samuele Cerro (Studentesca Rieti Milardi) con 15,70.


Fase del salto in alto maschile

Fabrizio Sghembri in pedana nel salto triplo

Nel salto in alto, Sivano Chesani trova resistenza in Lemmi e soprattutto in Meloni, che resiste fino a m.2,14. Chesani, vicecampione europeo indoor del 2015, a m.2,17 ha la gara vinta, ma prosegue in solitaria prima a 2,17 poi a 2,20, ottenendo una vittoria di buon livello. A 2,23 Chesani ottiene tre nulli.

Nel lancio del disco vince Giovanni Faloci (Fiamme Gialle) con 59,95, battendo Nazzareno Di Marco (Fiamme Oro) con 56,94. In quello femminile stavolta è l'azzurra Stefania Strumillo (Atletica 2005) che prevale con una spallata a 55,25 che l'esperta Valentina Aniballi (Esercito) con 55,11 non riesce a superare.

Nei 100 metri femminili la protagonista è la veloce pista del "Luigi Muzi" di Orvieto, che permette alle protagoniste di emergere su livelli eccellenti: in batteria ottengono tempi di rilievo sia Jessica Paoletti (Esercito) vincitrice della sua serie in 11"52 che Anna Bongiorni (Carabinieri), che precede Audrey Alloh di un paio di metri in 11"44, ma soprattutto Irene Siragusa (Esercito) che scende per la prima volta sotto gli 11"30 di un centesimo regolando Alessia Pavese (classe 1998) seconda con un buon 11"63.
In finale sempre la Siragusa precede tutte in un pregevole 11.21 (vento a favore +1.1, quindi nei limiti ammessi per l'omologazione del risultato), precedendo Anna Bongiorni che praticamente si ripete con 11"46 e Jessica Paoletti che invece si migliora portandosi a 11"50. Al momento la Siragusa è al 7° posto delle liste continentali dell’anno.

 


Altra fase del salto in alto maschile

Anna Bongiorni batte Audrey Alloh allo sprint nei 100 metri femminili

I 100 maschili vedono praticamente alla pari Rigali (Brixia Ateltica), che vince la prima batteria in un ottimo 10"33 (ma con vento leggermente oltre il limite dei 2 m/s), il già campione italiano Cattaneo (Atletica Riccardi) che vince la sua serie con 10"34 ma con vento regolare, ed Obou (CUS Pisa), che vince la sua con 10"39.
In finale, l'esperienza di Cattaneo prevale su tutti, ed il già campione italiano si afferma nettamente con un 10"33, regolando Obou che è secondo con 10"45 e Rigoli che finisce a spalla sempre in 10"45.


La splendida Irene Siragusa ottiene 11"21 staccando nettamente le altre

Chesani supera m.2,20 nel salto in alto

Nei 200 metri è il campione italiano Fausto Desalu (Fiamme Gialle) ad avere la meglio con un pregevole 20"57 (+0.4) nei confronti di Andrew Howe, secondo con un discreto 20"75. Al terzo posto Matteo Galvan con 20"85, in attesa di riprendere a gareggiare sui 400 metri.

I 400 femminili vedono vincere Maria Enrica Spacca (Carabinieri) che vince 400 metri nel tempo non entusiasmante di 53"50, seguita dall'esperta Marta Milani (Esercito) in 54"72 e dalla junior Camilla Pitzalis (Cus Cagliari) al primato personale in 55"10.


Rigali ottiene 10"33 (ventoso) nella prima serie dei 100 m

Nel pubblico, Fabrizio Donato campione europeo e medaglia di bronzo olimpica 2012 nel triplo

I 100 ostacoli femminili sono vinti dalla favorita Luminosa Bogliolo che, dopo l'ottimo 12.99 fatto a Savona, con una gara non entusiasmante in cui tocca l'ultima barriera vince pur sempre nettamente con il tempo di 13"35 (-0.3), seconda in 13.49 Nicla Mosetti (Bracco Atletica) redice dalla medaglia d'argento ai Giochi del Mediterraneo U23. Tra le barriere degli under 20 Mattia Di Panfilo (Atl. Futura Roma) si migliora di un centesimo nei 110 hs scendendo sotto la barriera dei 14" nel buon tempo di 13"96 (+0.9).

Buon ritorno di Dariya Derkach (Aeronautica) nel triplo femminile, che vince con 13,86 (+0.6). Seconda Simona La Mantia (Fiamme Gialle), reduce dal parto, che produce un sufficiente 13,05 (+0.4).

Sulla 400 piani vittoria di Marco Lorenzi (Fiamme Gialle) in 47"19 su Mario Di Giambattista (Atl. Futura Roma) , che giunge in 47"23 : terzo lo junior Andrea Romani (Atl. Riccardi Milano 1946) al personale di 47"25.

Negli 800 metri femminili si impone in 2'07"24 la 17enne Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre), già finalista europea under 20.

Nei 3000 metri vittoria con record personale del siepista Simone Colombini (La Fratellanza 1874 Modena) in 8'12"22, con Giulia Aprile (Esercito) che vince la corsa femminile in 9'38"47.


Risultati completi del meeting a questo link .