Di alto livello e
combattute le gare della 39° edizione della 39° edizione del
Golden Gala di Roma, valido per la Diamond League 2019. Sono
stati otto i primati mondiali stagionali realizzati allo stadio
Olimpico di Roma, alla presenza di quasi 40mila spettatori.
Le gare iniziano con il giavellotto femminile, dove Sara Jemai e
Zarah Bani possono opporsi ben poco alle più titolate avversarie,
dove la già campionessa mondiale Barbara Spotakova deve
contentarsi del 5° posto. Successo della cinese Lyu Huihui con
un buon 66,67.
Il lancio del peso uomini vede l'italiano Fabbri sotto alla linea
dei 20 metri, cui ci aveva abituato, cedendo il passo al polacco
Konrad Bukowiecki, in grande forma, che tocca quasi i 22 metri
vincendo con 21,97 (record del meeting) dopo aver superato con
regolarità la fettuccia dei 21 metri più volte, superando lo
statunitense Darrell Hill (21.71) e il brasiliano Darlan Romani (21,68),
anche loro in buona serata.
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Yeman Crippa (a destra) ottiene con 13:09.52 la terza prestazione italiana di sempre sui 5000 metri a meno di quattro secondi dal record italiano di Salvatore Antibo. Vince con il record mondiale stagionale Telahun Haile Bekele in 12:52.98 di soli sei centesimi su Selemon Barega, che aveva fatto gara di testa, forzando il ritmo su passaggi di 2'30" - 2'35" a km per finire sotto i 13'00". Sono stati ben sei gli atleti scesi sotto i 13' in questa gara. |
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La giamaicana Elaine Thompson, campionessa olimpionica in carica e tornata alle gare dopo la maternità, vince con una progressione fulminea i 100 metri in 10.89 (0.6 m/s il vento) raggiungendo e superando sul traguardo la campionessa europea Dina Asher-Smith (10.94) ed ottenendo lamiglior prestazione mondiale dell'anno. Ancora world lead con gli 800 metri uomini vinti dallo statunitense Donavan Brazier (1:43.63)
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Nel salto in alto quarto posto di
Gianmarco Tamberi, che supera 2,28 nella gara vinta dall'ucraino
Bohdan Bondarenko che eguaglia il mondiale stagionale con
2,31. Secondo il siriano Ghazal e terzo il bielorusso
Nedasekau sempre a 2,28 come Tamberi, ma con minor numero
di falli. |
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Ancora un record mondiale stagionale nella gara degli 800 metri uomini, gara molto veloce vinta dallo statunitense Donavan Brazier con 1:43.63, davanti all'atleta del Botswana Amos Nijel che ha finito in un pregevole record personale a 1:43.65, seguito dal canadese Brandon McBride anch'egli sotto gli 1'44" con 1:43.90. In questa gara ben sette atleti sono scesi sotto 1'45"0.
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Nei 110 hs
si impone con un'ottima seconda parte di gara Sergey
Shubenkov in 13.26 con vento a favore di 0.4 m/s, dopo
che nella prima parte sembrava andare via il britannico
Andrew Pozzi, secondo in 13"29. Terzo il sudafricano
Antonio Alkana in 13.30, tutti migliori tempi stagionali
per i tre atleti. Ottimo Lorenzo Perini, al settimo posto con il primatostagionale portato a 13"58 e battendo Cabral ed Orlando Ortega. |
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Nel salto con l'asta
femminile, attese le star Katerina Stefanidi (GRE), Sandi Morris
(USA) e Jennifer Suhr (USA), si è imposta a sorpresa la svedese
Angelica Bengtsson con 4,76, primato personale e record nazionale.
Malavisi ferma a 4,31.
Il salto in lungo femminile tocca livelli di eccellenza con la
tedesca di colore Malaika Mihambo vincitrice con un salto oltre
la barriera dei 7 metri a 7,07 (vento 0.5 m/s), battendo le
quotate Ibargüen, Reese e Spanovic, tutte e tre poco sotto i 7
metri.
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Filippo Tortu è quinto in 20.36 nei 200
strepitosi vinti da Michael Norman con il record mondiale
stagionale e del meeting in 19.70 (0.7) su Noah Lyles (19.72).
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Bella gara nei 400 ostacoli,
dove si impone d'autorità l'americano Benjamin, sempre in testa
fin dalle prime battute, che ha tenuto il ritmo fino in fondo
concludendo in 47"58 con più di dieci metri di vantaggio sul
connazionale David Kendziera.
In questa gara era presente l'azzurro Bencosme, che ha palesato
un netto ritardo di preparazione concludendo 7° in 50"36 ma
precedendo comunque i ben più quotati Dobek e Magi.
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Nei 400 metri femminili, Raffaella Lukudo, reduce dalle belle prestazioni ai mondiali di staffetta e forse un po' stanca, ha fatto atto di presenza partendo in prima corsia contro alcune tra le migliori al mondo: tra le due giamaicane presenti la spunta l'atleta del Bahrein Salwa Eid Naser col buon tempo di 50.26, suo primato personale stagionale, davanti a Shericka Jackson in 51.05 ed a Stephenie Ann McPherson in 51.39. Comunque la Lukudo conclude in 52"98 suo primato personale stagionale. |
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Grande gara di salto triplo maschile, vinta dallo statunitense Omar Craddock con 17,50 (0,5 m/s di vento a favore) sul primatista del meeting Pedro Pablo Pichardo (17,47) autore nel 2015 di 17,96. Terzo posto per lo statunitense Donald Scott a 17,43. In questa gara era presente anche il campione olimpionico di Pechino 2008 Nelson Evora, che dieci anni dopo aveva vinto lo scorso anno il titolo europeo. Al Golden Gala è stato sottotono per via forse dell'età non più verdissima, concludendo con 16,69 al decimo posto, suo primato stagionale.
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I 3000 siepi maschili sono vinti dal
keniano Benjamin Kigen (8:06.13) con una condotta di gara
accorta e spingendo forte nel finale, davanti all'etiope
Getnet Wale in 8:06.83 ed agli altri due keniani Chala
Beyo con 8:09.95 e Lawrence Kipsnag con 8:15.68. A poca
distanza gli azzurri Osama Zoghlami (8:20.28) e Yohanes
Chiappinelli (8:24.68) scendono sotto lo standard per i
campionati del mondo ottenendo i primati personali. |
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Risultati completi del Golden Gala a questo link .